ESTATE: BAGNO IN MARE E CICLO, SI PUÒ FARE ?!?

Ciao a tutte, questo mese affronteremo un argomento molto estivo! Si può fare il bagno (mare, piscina) durante il ciclo? Certo che SI!

Le nostre nonne e le nostre mamme dicevano che con il ciclo non bisognava fare il bagno, non lavarsi i capelli… perché avrebbe bloccato le mestruazioni.

In realtà non è assolutamente controindicato fare il bagno durante le mestruazioni (pensate ad esempio alle nuotatrici agonistiche che sono in acqua praticamente tutti i giorni).

Tale “diceria” è nata dal fatto che l’acqua (soprattutto quella fredda del mare o della piscina) causa una vasocostrizione dei vasi sanguigni che si trovano all’interno dell’utero, da qui quindi una riduzione del sanguinamento mestruale, che però sarà solo transitorio, e tornerà quando il corpo tornerà alla temperatura basale.

Se invece andrete alle terme e quindi fate il bagno nell’acqua calda ci può essere l’effetto opposto, ovvero una vasodilatazione sanguigna e quindi un aumento del ciclo mestruale.

Questa differenza di temperatura non rende il ciclo più doloroso, né blocca il flusso in modo definitivo, quindi potete fare il bagno tranquillamente, che sia al mare, in piscina o alle terme.

Tutto ciò non comporta nessun tipo di problemi di salute, non ha conseguenze sulla fertilità né su alterazioni delle mestruazioni. Chiaramente ci potrà essere un blocco del sanguinamento o un rallentamento, che riprenderà dopo il bagno, e ciò potrebbe determinare un allungamento della durata del ciclo, ma nessun altra alterazione.

A questo punto però è bene considerare che tipo di assorbente usare quando si deve fare un bagno al mare, in piscina o in centri termali, l’assorbente classico è sconsigliato perché si impregna subito di acqua e quindi diventa ingombrante ed estremamente scomodo, oltre ad essere visibile.

Meglio utilizzare un assorbente interno o la coppetta mestruale.

ASSORBENTI INTERNI

Gli assorbenti interni sono molto comodi, assorbendo il sangue si dilatano adattandosi alla vagina, basta avere l’accortezza di usare assorbenti interni prima di entrare in acqua e cambiarlo una volta uscite, perché comunque anche questi si impregnano di acqua.

Gli assorbenti interni sono cilindri di cotone compresso a forma di supposta con un margine arrotondato che si inserisce in vagina e all’altro estremo una cordicella di cotone per tirarlo ed estrarlo quando è impregnato di sangue.

vivicot assorbenti biologici

La linea Vivicot Bio è ipoallergenica prodotta in puro cotone biologico e certificato secondo gli standard ICEA e GOTS

Si può inserire direttamente con il dito, spingendolo verso il fondo vaginale , non vi preoccupate la vagina è a fondo chiuso, quindi non andrà da nessuna parte, il collo dell’utero presenta solo un piccolo forame che è il canale cervicale, attraverso il quale il tampone non può passare, quindi potete spingere bene in alto senza aver paura, l’assorbente sarà inserito bene quando non avrete la percezione di sentirlo.

Per inserire il tampone ricordatevi di lavare bene le mani, trovare una posizione comoda , tipo sedute sul water o con le ginocchia piegate, scartare l’involucro ed inserire l’assorbente.

Alcune marche hanno anche un applicatore (costituito da due tubicini di cartone), va inserito il tubicino esterno all’interno della vagina, quando sarà completamente inserito bisogna spingere il tubicino interno dentro il tubicino esterno, così il tampone verrà posizionato all’interno della vagina, e rimuovere a questo punto i due tubicini di carta, il tampone resterà all’interno della vagina e uscirà soltanto il filo di cotone.

Il tampone deve essere cambiato in media ogni 4-6 h a seconda del tipo di flusso, esistono comunque tamponi di diverse misure, sia in base all’ampiezza vaginale (anche le vergini possono usare i tamponi piccoli) sia in base al flusso mestruale, l’importante è comunque non trattenerlo oltre le 8 h. Per rimuoverlo basta tirare il cordoncino. Naturalmente lavarsi sempre le mani prima e dopo l’inserimento dell’assorbente.

Un accenno doveroso alla Sindrome da Shock tossico, non per impaurire le donne e convincerle a non usare gli assorbenti interni, ma anzi, proprio per renderle consapevoli che è importante utilizzare assorbenti interni di buona qualità ( in realtà tale sindrome era riscontrata quando la composizione degli assorbenti era fatta con materiale scadente) e nel cambiarli frequentemente, non trattenendo il tampone per più di 8 h.

La Sindrome da shock settico è in realtà una sindrome provocata dallo Staphylococcus aureus, che è un battere di origine nasofaringea, che può colpire sia uomini che bambini. Il problema è quando tale battere va a determinare un infeziona vaginale (per un calo delle difese immunitarie o per diffusione ematica) in soggetti il cui sistema immunitario non è riuscito a produrre anticorpi anti tossine , a questo punto l’utilizzo concomitante di assorbenti interni di scarsa qualità e per un periodo prolungato può determinare una risposta infiammatoria causando febbre, brividi, eruzione cutanea, ipotensione , vertigine, vomito, dolori muscolari e diffusione anche ad altri organi (polmonite).

Il motivo per cui gli assorbenti interni aumentano l’incidenza di questa sindrome non è ancora del tutto conosciuto, o perché sono terreno di crescita dei batteri, o perché determinano dei microtraumi sulle pareti vaginali, l’importante, come ho detto prima è utilizzare prodotti di buona qualità ( soprattutto di cotone) e cambiare l’assorbente ogni 4-6 h.