La Barbie è Donna e Italiana

Barbie ha celebrato numerose donne italiane nell’edizione 2022

“I’m Barbie girl, in a Barbie world..life in plastic, it’s fantastic.”

Beh, come dare torto alla bionda più bionda di tutte. All’icona di bellezza in miniatura per eccellenza.
Barbie, in un modo o nell’altro, ha segnato gli anni più spensierati della nostra infanzia, facendo sognare noi bambine – illuse- di poter un giorno assomigliare a quella donna tutta capelli lucenti e gambe lunghissime.
Magari qualche fortunata ce l’ha pure fatta, ma per la maggior parte di noi – donne comuni mortali – è rimasta solo e un soltanto un simbolo. Cosa non da poco comunque.
Simbolo di stile, perfezione e… come dire, di “bonaggine”.
E proprio perché Barbie rappresenta a tutti gli effetti un simbolo universale per generazioni di bambine, la Mattel – azienda creatrice – ha voluto fare all’Italia un regalo, in occasione del 63° compleanno della fashion doll per eccellenza – 63 anni, tra l’altro, portati benissimo. Ha voluto forgiare  il simbolo con altri simboli, affidando alla bambola più famosa le sembianze di donne che hanno lasciato una loro impronta nella nostra penisola.
Solo pochi anni fa era stata la volta di figure femminili emblema di altri Paesi, da Frida Kahlo a Eleanor Roosvelt, fino a Shonda Rhimes, creatrice del medical-drama di successo Grey’s anatomy.
Una scelta arrivata in un periodo storico favorevole, dove le comuni convenzioni vengono scoperchiate e il pensiero collettivo si rende più che mai fertile per accettare nuove sfide.
Si tratta di una collezione speciale, “Barbie inspiring woman series”, che vede Barbie cambiare il suo look tradizionale, passando da un capello alla maschietta al colore olivastro della pelle. 
Quest’anno l’azienda ha voluto celebrare il tricolore femminile nell’immagine di Sonia Peronaci, fondatrice del blog “Giallo zafferano” ma anche della capitana  della nazionale italiana femminile Sara Gama e dell’astronauta  Samanta Cristoforetti. Cucina, sport e scienza, una triade che esalta i successi della donna italiana e che, una volta ogni tanto, ci fa sentire orgogliosi. La Mattel, dunque, annulla completamente l’immagine di una Barbie “bella ma non balla” per spostare l’attenzione sulla figura di donna emancipata, libera  e indipendente sotto ogni aspetto. Gli esempi sono altissimi. Donne che, ognuna a loro modo, hanno cambiato il corso della storia contemporanea, interrompendo di fatto una corrente univocamente maschilista, razziale e sfruttatrice della sua immagine.
Non a caso, Rosa Parks, emblema dei diritti razziali nel mondo, è stata una delle prime ad essere scelta per diventatate una Barbie.
Non solo dunque Barbie Stella di Hollywood e Barbie Hawaiana ma Barbie donna più che mai reale, portatrice di valori e abilità, e ambasciatrice delle piccolo e grandi rivoluzioni sociali dei nostri giorni.
Un salto non da poco.
Una scelta che vuol essere insegnamento e salda presa di posizione. Apertura e libertà, ma soprattutto fonte di conoscenza e ispirazione per le bambine di oggi e per quelle di domani.
Perché si sa, la bellezza non sta solo lì, in una chioma lucente e in gambe lunghissime, ma nel prezioso contributo che ogni donna riesce a donare al futuro più prossimo.
Ed è di queste donne, bellissime donne, che il mondo ha estremamente bisogno.

Ciao a tutte, sono Chiara Elci, giornalista e scrittrice. Ma divido tra programmi in TV e il mio computer, dove sviscero i miei pensieri, sulla società e sul quotidiano.
Ho pubblicato il mio primo libro nel 2015: Il Papavero e la neve.